PARTIAMO DAL FILATO

30 Agosto 2022

“Ogni problema è un dono.

Senza problemi non sapremmo crescere.”

Anthony Robbins

Rientrato dalle vacanze?

Sei riuscito comunque a ricaricarti e a darti nuovi obiettivi di miglioramento dopo aver fatto il punto della situazione nella tua gestione della produzione con la RUOTA AZIENDALE?

Il primo punto riguardava la gestione dei filati.

Vediamo insieme cosa significa ottimizzare la gestione del filato partendo, con questo articolo di oggi, dal perché è importante gestire bene il filo e come si realizza la scheda tecnica di un filato.

La gestione del filato è certamente molto importante e delicata perché è l’elemento essenziale del processo di tessitura.

Il filato è la materia prima indispensabile per realizzare le maglie e mantenere in lavorazione le macchine facendo in modo che il processo di tessitura non si interrompa.

Molte possono essere le ragioni per cui si fermano le macchine:

cause difficilmente prevedibili

  • Mancanza di corrente
  • Rottura di un ago o di qualsiasi altro componente della macchina

facilmente prevedibili e sotto la nostra responsabilità

  • Fine rocca,

comunque un fermo macchina è di breve durata, che di solito si previene attaccando più rocche di filato tra di loro con il “nodo della tela “

  • mancanza di filato

arrivati ad un certo punto della produzione, ci accorgiamo che non abbiamo più filo e non è stato completato il lancio di produzione. In questo caso il fermo macchina può durare intere giornate.

Questa situazione è prevedibile, approfondiremo questo aspetto quando parlerò della gestione degli ordini nei prossimi Blog, e quindi assolutamente da evitare principalmente per 2 ragioni:

  1. solitamente non vengono riconosciuti i costi per il fermo macchina e quindi i danni della mancata produzione sono tutti a nostro carico. Di solito il problema succede di venerdì pomeriggio e quindi bisogna aspettare con la macchina ferma il lunedì per iniziare a trovare una soluzione.
  1. Se non comunichiamo la mancanza di filo in tempo, creiamo un disservizio al cliente che dovrà darsi da fare per trovare all’ultimo minuto del filo e, se non in tempo per reperire del materiale, dovrà accettare l’idea di avere dei capi in meno.

In una situazione in cui gli ordini sono già lanciati in produzione senza % di cautela, non completare un ordine al giorno d’oggi arreca sia a noi che al nostro cliente un danno d’immagine difficilmente quantificabile che, nel caso si ripeta nel tempo, certamente può compromettere il proseguo di un rapporto di partnership.

Paradossalmente a creare problemi sono proprio quei colori dove il consumo è basso e quindi anche la mancanza di pochi kg. Possono compromettere pesantemente il flusso del processo di tessitura.

Se abbiamo una maglia a 2 colori con un peso totale di 250 grammi e un colore per fare una riga consuma 10 grammi, se nel carico filato in produzione ci manca 1kg non potremo produrre 100 capi.

Se invece a mancare è il colore di base con più consumo al massimo mancheranno 4 capi.

Ho parlato di consumo perché in realtà il filo necessario a realizzare una maglia non corrisponde al peso della maglia stessa ma a questo peso andranno sommate altre % di maggiorazione che sono legate alla condizionatura del filato, allo sfrido e al naturale scarto da prevedere durante la fase di tessitura.

Queste % variano al variare della composizione, tipologia del filato e dalla finezza della macchina e relativo punto maglia.

L’importante è tenerne conto in fase di determinazione delle distinte base del capo.

Organizzare bene le informazioni relative al filato, facilita la gestione della materia prima durante tutte le fasi, dalla campionatura alla produzione perché inserite la prima volta, potranno essere richiamate in maniera automatica nelle varie fasi del processo.

Le specifiche tecniche del filato per l’identificazione sono:

  • La filatura

nel caso di gestione dell’acquisto del filato. Nel caso di lavorazione c/terzi questa informazione è superflua perché il filato lo fornisce il cliente e alcune volte non comunica il nome della filatura che ha prodotto il filato

  • Nome filo

Per identificare l’articolo, le filature danno solitamente un nome al filato che rende più facile l’identificazione.

  • Gruppo filato

Per agevolare la ricerca di una tipologia di filato in un database dove possiamo contenere centinaia di filati

  • Composizione

Indica di quale materiale è fatto il filato e nel caso di più materiali in che % è contenuto in quel filato. Solitamente il Cliente vuole questa informazione in tutta la documentazione.

  • Titolo

Per il filo, Indica il rapporto tra la sua lunghezza e il peso e fa capire la “grossezza” o il diametro e indica la finezza.

In base al titolo riusciamo a capire su quali finezze e a quanti capi è possibile lavorarlo.

  • Note

Eventuali informazioni sulla lavorabilità del filato per regolarci in lavorazioni future

  • Colore

Che può essere lo stesso colore/codice della filatura ma che può essere gestito per ogni singolo cliente.

Questo significa che la filatura può avere in cartella un colore “rosso 99” e un cliente chiamare questo rosso con “ Rubino111” e un altro cliente “Rosso 12”  e noi dobbiamo gestire in ogni situazione il codice di riferimento del nostro cliente perché il cliente si aspetta di ricevere i cartellini e tutta la documentazione con il proprio codice colore.

Qui sotto potete vedere una scheda tecnica del filato e una cartella colori di un singolo cliente realizzati con il software Maglia Project, nel quale è possibile gestire anche il campione fisico del colore attraverso lo scan o la fotografia del colore.

Premi sul pulsante sotto l’immagine per scaricare il pdf della procedura operativa per la gestione completa dei filati.

scheda-filato-jlggroup-magliaproject
scheda-colori-cliente-jlggroup-magliaproject

Ora abbiamo mappato il nostro filato, nel prossimo Blog vedremo come le informazioni archiviate impattano con la realizzazione dei campioni e in produzione.